Guida alle agevolazioni fiscali per il rinnovo edilizio

News - by Redolfi Design

Al fine di favorire gli interventi di ristrutturazione edilizia, lo Stato Italiano ha disposto un piano di agevolazioni che consistono sia nel recupero fiscale, che nella riduzione percentuale dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.)  delle opere artigianali.

Possono fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello stato.

L’ultimo riferimento normativo in materia, al momento è la legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014). In base ad essa, la percentuale di defiscalizzazione riconosciuta cambia in base all'anno, in particolare:

   2014 --> 50% delle spese sostenute (dal 26/6/2012 al 31/12/2014) con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
   2015 --> 40% delle spese sostenute (dal 1/1/2015 al 31/12/2015) con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
   2016 --> 36% delle spese sostenute (dal 1/1/2016 al 31/12/2016) con un limite massimo di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Si tenga presente che qualora gli interventi di ristrutturazione riguardino immobili residenziali a uso promiscuo con un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

Le detrazioni spettano per le opere di manutenzione straordinaria, mentre gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, sono ammessi alle detrazioni solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali. 

Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime IVA agevolato fissato al 10%.

Le agevolazioni previste dallo stato in caso di ristrutturazione, prevedono anche una detrazione dall’Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla A+, A per i forni). Tale detrazione è applicabile alle spese sostenute entro il 31/12/2014  per mobili e grandi elettrodomestici (frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, forno, piano cottura, etc.) nuovi per un importo massimo di 10.000 euro.


Ecco inoltre una lista di altre spese ammesse all’agevolazione ai fini della detrazione:


•    spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
•    spese per prestazioni professionali cmq richieste dal tipo di intervento
•    spese per la messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano
•    spese per l’acquisto dei materiali
•    compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
•    spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
•    l’IVA, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori.
•    Oneri di urbanizzazione
•    Gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi/adempimenti stabiliti dal regolamento

Per quanto riguarda invece le spese di trasloco o di deposito dei mobili durante il periodo dei lavori, non è possibile usufruire di alcuna agevolazione.

Per ottenere i benefici previste dalla legge, il proprietario dell’immobile (o i titolari di diritto) dovrà presentare, al momento della dichiarazione dei redditi successiva all’anno di esecuzione dei lavori, tutte le ricevute attestanti le spese sostenute. Per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione, tutti i pagamenti dovranno essere esibiti nella forma di bonifico bancario specifico per le ristrutturazioni edilizie (o di risparmio energetico). Oltre a ciò, è necessario presentare la dichiarazione di autorizzazione ai lavori ottenuta per l’apertura del cantiere.

I lavori abusivi o non autorizzati, non sono ammessi alle agevolazioni.

Il rimborso, calcolato e approvato dall’Agenzia delle Entrate, verrà elargito in un arco temporale di 10 anni, ripartendo l’intero importo in 10 rate a scadenza annuale.

È bene inoltre sapere che in caso di malaugurato decesso del titolare della detrazione, gli eredi potranno continuarne a beneficiare, secondo il principio di ancoraggio della detrazione all’immobile.

Similmente, in caso di vendita o trasferimento tra vivi dell’immobile ristrutturato, il beneficio viene automaticamente trasferito all’acquirente. Il venditore tuttavia, ha possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate: in questo caso, il venditore dovrà darne specifica indicazione al momento dell’atto di compravendita.


[Fonte: Agenzia delle Entrate - aggiornamento maggio 2014]

Per un approfondimento, in allegato la guida completa.