Negli ultimi anni la bioedilizia ha compiuto passi da gigante nella ricerca di nuovi materiali ecosostenibili per le costruzioni. Dagli studi e dalle prime realizzazioni, i risultati migliori arrivano dall’impiego della Canapa, o meglio, della Hemp Crete (lettalmente: crepa di canapa).
La Canapa, comunemente associata a viziosi passatempi, si è rivelata essere un materiale perfetto per l’edilizia del futuro, principalmente perché il suo impiego unisce il rispetto per l’ambiente (fibra vegetale 100% biodegradabile), a migliorie delle prestazioni dell’edificio: migliore isolamento (climatico e acustico) e maggiore salubrità - dato che la canapa è naturalmente resistente a muffe e parassiti che spesso appestano le case tradizionali.

Diverse case di produzione hanno già immesso sul mercato modelli di Hemp House prefabbricati, come l’azienda lettone Remember Brothers, che utilizza la Canapa con la calce come materia prima. L’azienda realizza veri e propri mattoni in canapa con i quali costruisce abitazioni dal design innovativo. I modelli tra cui poter scegliere sono: monolocale (25 mq), bilocale (46 mq), quadrilocale (64 mq), casa su due piani con 6 stanze (118 mq).
Per ulteriori informazioni: www.rememberbrothers.com

Anche la statunitense Greenbuilt (Albany) ha optato per la Canapa come materiale di costruzione. Sulla carta, la sua mini abitazione Tiny+ guarda decisamente al futuro: nel concept, l’abitazione viene sviluppata per essere autonoma e autosufficiente a livello energetico, prevedendo la produzione di acqua calda ed elettricità tramite pannelli solari. La regolazione del clima interno è supportata, oltre che dai mattoni in Canapa e da un sistema di ventilazione a recupero di calore, da un tetto ricoperto di terra e manto erboso che permette il recupero dell’acqua piovana per il riutilizzo. L’impronta ecologica del progetto ha permesso il raggiungimento di un livello di efficienza energetica tale da ottenere la certificazione di casa passiva.
Per ulteriori informazioni: www.greenbuilt.co